Maria Parr

immagine per Maria Parr In concorso con:
Lena, Trille e il mare, Beisler Editore

Nata nel 1981, è originaria della Norvegia. Insegnante elementare, ha studiato lingue e letterature nordiche. Cuori di waffel, il suo primo romanzo, ha ottenuto immediatamente un successo folgorante, aggiudicandosi vari premi europei. Dal libro è stata tratta una serie televisiva molto popolare in Norvegia.
Anche in Italia ha vinto diversi premi, tra cui il SuperPremio Andersen e il Premio Legambiente (entrambi nel 2015). Lena, Trille e il mare (2017, edizione originale 2017) è il suo ultimo libro.

Intervista all’autrice

Ti ricordi qual è stato il primo libro che hai letto?
No, i miei primissimi ricordi di libri fluttuano insieme in un unico grande mondo fantastico…

Perché e quando hai deciso di scrivere un libro per ragazzi?
Lo ricordo con chiarezza. Ho scritto un tema su Astrid Lindgren (NdR: scrittrice svedese nota soprattutto per aver inventato il personaggio di Pippi Calzelunghe) l’ultimo anno della scuola media. Ero profondamente affascinata. Dalla vita dell’autrice, ma soprattutto dai suoi libri. E allora ho deciso che volevo provare anch’io a fare quello che lei aveva fatto. Quindi, dopo aver consegnato il mio tema ho iniziato a scrivere con grande entusiasmo quello che sarebbe diventato Cuori di waffel dieci anni dopo.

Ci sono degli autori o un autore in particolare che hanno influenzato il tuo lavoro di scrittrice?
È stata importante per me l’opera di Astrid Lindgren.

Raccontaci in breve una giornata tipo di quando scrivi.
È piuttosto complicata in effetti. Ho scritto entrambi i libri che ho pubblicato mentre stavo studiando o lavorando. Quindi ci ho messo parecchio a scriverli, ed è qualcosa che faccio quando ho l’energia e il tempo, di sera o in vacanza. Specialmente quando viaggio. Ora sto provando a essere un po’ più disciplinata tutti i giorni. Ma temo di essere ancora troppo irrequieta per diventare una scrittrice di professione.

Cosa ti piacerebbe che pensassero i lettori una volta terminato il tuo libro?
Io cerco di ricreare le mie positive e personali sensazioni di lettura di quando ero bambina. Quelle stesse sensazioni che mi facevano desiderare di rimanere in quel mondo che il libro mi aveva svelato. Parlo dei libri che mi hanno preso davvero. Vorrei che i bambini si sentissero come se il libro fosse scritto per loro.

Che cosa consiglieresti a un tuo lettore che volesse scrivere un libro?
Scrivi, leggi: fallo con piacere.

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