Eredità ed Estinzione

immagine per Eredità ed Estinzione Autore: Giovanna Frene 
Titolo: Eredità ed Estinzione
Editore: Donzelli

Eredità ed Estinzione raccoglie gli ultimi dieci anni della produzione poetica di Giovanna Frene, segnando una nuova fase della sua riflessione sul rapporto tra poesia e storia, nella quale la posta in gioco è la sopravvivenza stessa della cultura, intesa come equilibrio tra memoria e oblio insito nella realtà. Proprio perché la natura dell’uomo è inserita nel tempo, qui la poesia sembra suggerire che la dimensione mnemonica si pone come storia naturale: solo vivificando quelli che si definiscono i «fatti» della storia è dunque possibile sopportare il cortocircuito prodotto dal contatto tra la velocità del mondo contemporaneo e la lentezza di un passato vastissimo. Nel libro sfilano eventi e personaggi solo apparentemente lontani, che assumono di conseguenza una valenza allegorica: la battaglia di Adrianopoli e la morte dell’imperatore Valente si allacciano idealmente, secoli dopo, alla caduta dell’Impero Austroungarico, prefigurata nei tragici accadimenti di Mayerling; al brulichio della politica che prelude alla Prima guerra mondiale, fino alla deflagrazione di Sarajevo, si contrappone la vicenda di un soldato italiano semicolto che fa sentire la sua personalissima voce nel tessuto delle Canzoni all’Italia, cuore pulsante della tradizione letteraria italiana. In questo tragitto ricostruito a frammenti dalla poesia il bene risulta non separabile dal male, come dimostrano i testi sul bombardamento di Dresda o sul recente processo a Milošević all’Aja. Nella struttura circolare del libro (avallata dal frequente ricorso al leit-motiv) la cavalcata di un invisibile cavaliere dell’apocalisse finisce per sovrapporsi all’emergere della vicenda soggettiva del poeta, ponendo le basi per un nuovo tipo di lirica.


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