L’ultimo bisonte

immagine per L’ultimo bisonte Autore: Annalisa Camilli 

Illustrazioni di: Irene Penazzi
Titolo: L’ultimo bisonte
Editore: La Nuova Frontiera Junior
Anno di pubblicazione: 2023

“Che cos’è il futuro di cui parla sempre papà?” chiede Benin alla madre mentre lei fa e disfa le valigie, perché è così difficile scegliere cosa poter portare e cosa dover lasciare. Sicuramente Psdar, il loro cane, dovrà restare e all’emozione del viaggio si aggiunge il dolore di doverlo abbandonare con i nonni. Quando finalmente Benin e i suoi fratelli, la mamma incinta e il papà arrivano ai confini dell’Europa, ad accoglierli c’è un freddo intenso e l’inaspettata notizia che per attraversare la frontiera dovranno prima trovare un valico nella recinzione di filo spinato, e poi evitare i controlli dei soldati che respingono i migranti. All’ombra di alberi altissimi, accompagnati dal verso della civetta, il freddo, la fame e la paura sembrano sparire solo grazie ai racconti del papà che parlano dei leggendari bisonti dello zar che ancora popolano la foresta. Alla fine sarà grazie all’aiuto dei volontari polacchi se la famiglia di Benin riuscirà ad attraversare il confine e ottenere asilo politico, un lieto fine riservato a pochi fortunati.

«L’ultimo bisonte di Annalisa Camilli racconta una storia di attualità con protagonisti della nostra epoca. La scrittura risulta fluida, diretta e piacevole. La storia, commovente, intensa e coinvolgente, è una storia reale di speranza, di desiderio di un futuro migliore, di sentimenti, ma anche di delusione e dolore. I personaggi si muovono tra affetti e legami profondi, tra odori e racconti di fiabe che, quasi come una magia, una medicina, rassicurano i bambini nei momenti più duri del viaggio che si conclude con il lieto fine. Attraverso la lettura del romanzo di Camilli è possibile offrire ai bambini notevoli spunti di riflessione, affrontando il tema delle migrazioni, parlando di legami famigliari profondi e di legami con luoghi, animali e oggetti intrisi di affettività e di emozioni. I temi della violenza, della migrazione, dell’abbandono delle proprie terre e dei propri affetti sono affrontati con delicatezza e in maniera adeguata ai bambini. Le belle ed espressive illustrazioni di Irene Penazzi completano il testo.»
(Comitato scientifico)


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