Titolo: Gemello falso
Editore: Avagliano editore
Una poesia autobiografica nuova, di grande impatto emotivo e sociale dove la parola voluminosa e la parola diminuita raccontano il corpo, la malattia, l’obesità, il sottopeso.
Questa silloge ha come tema centrale l’obesità e il suo contrario, ovvero il sottopeso, e la difficile gestione del corpo e della mente per chi come l’autore soffre di disturbi legati al cibo. Bux, fin da giovanissimo, è passato continuamente da un massimo di 140 a un minimo di 69 kg di peso (per 1,75 cm di altezza), oscillando sempre e senza trovare mai un equilibrio. «Non ho mai avuto una costante, sono in me obeso e magro». Le ripercussioni sul piano sociale e personale sono devastanti per chi soffre di sbalzi di peso. È quindi una raccolta autobiografica – che però interessa a molti – con un io narrante che si interroga sul senso del doppio. Il Gemello falso del titolo non è solo quella parte di sé che si perde o ritorna, ma anche quella personalità in ombra che prende il sopravvento nel momento più buio della malattia. Il libro si divide in due cicli, il primo rappresenta il periodo grasso con testi corposi, abbondanti, con una lingua «voluminosa», fino all’ultimo dove troviamo la parola «diminuita», essenziale, scarna.