Titolo: Ampi margini
Editore: LiberAria Editrice
Ampi margini è un tributo all’opera poetica di Gianni Montieri, ma è anche un libro che guarda al futuro, con testi che si muovono sotto la luce che cambia.
È composto da poesie che vengono da molto lontano – e che nel tempo si sono modificate, come succede alle cose, a noi – e da altre più recenti che aspettavano di essere accolte in una forma libro, che fosse maturo il respiro.
I versi di Ampi margini raccontano di Sud, di adolescenze complicate, di affetti, di cose che non si dimenticano, di morte, di infanzia, di posti in cui era vietato sognare. Ci si muove dalla periferia di Napoli a quella di San Paolo, passando per quella milanese, dal muro di Berlino fino all’acqua di Venezia.
Montieri scrive di perdono e dell’aver cura di tutto, di ciò che è stato, di ciò che abbiamo imparato, di ciò che abbiamo perduto, di chi si ama, dei giorni a venire.
Il suo stile è asciutto, diretto ma capace di evocare, di ricondurre tutto all’intimità di chiunque.
C’erano ampi margini, confini apre un verso e indica la strada, il confine tra dolore e felicità è sottile, come la linea di candele accese / rosario che divide la vita dalla morte.