Di madre nuda

immagine per Di madre nuda Autore: Simona Mancini 
Titolo: Di madre nuda
Editore: Pequod

Di madre nuda è una silloge poetica articolata in sette sezioni. Nella prima (Nove Anni) l’autrice rievoca, per brevissime drammatiche sequenze, la prematura e improvvisa morte del padre. La seconda (A luce spenta) esplora le crepe di un Io irrimediabilmente ferito. La terza (Dio diserta il mio cuore) è un grido rivolto proprio a Dio, l’invito a manifestarsi finalmente, o a sparire una volta per tutte. La quarta (Mare sporco) tenta di filtrare le impurità insite nell’altro da sé.  La quinta (Imperfezioni) contiene poesie non concluse o forse mai nate, versi che rifiutano di legarsi in rima negando ogni precedente soluzione ritmica e sonora. La sesta (Accademia d’ipocrisia) funge da manifesto all’intera raccolta ed esprime il rapporto simbiotico dell’autrice con la parola scritta e con la complessa trama di riferimenti retorici e simbolici a essa sottesi. La settima (Di madre nuda), che presta il nome all’opera tutta, racconta le contraddizioni profonde dell’essere madre, esperienza che è insieme pura gioia e tormento angoscioso, verità limpida e spudorata menzogna.


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